Ferrovie

3 – ROMA-MILANO, UNA CUCCAGNA MILIONARIA

Berlino piace a Mauro Moretti che ieri ha visitato i padiglioni di InnoTrans, la fiera dedicata al trasporto ferroviario che i tedeschi organizzano ogni anno dentro la più grande stazione del mondo.
    Mauro Moretti A.D.

© Foto U.Pizzi

Nella sua visita ai padiglioni il capo delle Ferrovie era accompagnato da Vincenzo Soprano, l’amministratore delegato di Trenitalia con il quale il manager di Rimini ha commentato le meraviglie dell’Alta Velocità. E qui è successo qualcosa che vale la pena di registrare perché l’aria berlinese ha sciolto la lingua di Moretti che ha parlato dei 50 nuovi convogli da 25 milioni ciascuno da appaltare entro il 30 ottobre. Sono i treni veloci con i quali le Ferrovie sfideranno l’aereo portando migliaia di passeggeri da Roma a Milano con partenze “addirittura ogni dieci minuti”. (A parte gli Stati Uniti, con Washington e New York, nessuno paese ha due “capitali” come  appunto sono Roma e Milano capaci di generare un traffico milionario che fa gola a tutti).

Per l’ex-sindacalista Cgil è arrivato il momento della grande sfida e nel palazzo-obitorio delle Ferrovie giurano che la sua scrivania è piena di appunti sull’Alta Velocità e addirittura sugli orari che Moretti starebbe scrivendo di suo pugno. Gli uscieri dicono anche che tra poco sarà comunicata la data dell’inaugurazione dell’Alta Velocità da Milano a Bologna, e a questo proposito l’alternativa è tra il 10 e il 20 ottobre. I collaudi durano da mesi e i convogli passano sulla tratta dalla mattina a notte fonda per arrivare con le carte in regola all’appuntamento.

ERANO STATI ALLONTANATI L’8 AGOSTO SCORSO A GENOVA PER CESSATO RAPPORTO DI FIDUCIA

Riassunti gli otto ferrovieri licenziati

Dopo una trattativa di circa un mese, la conciliazione davanti al giudice del lavoro

 

GENOVA – Sono stati tutti riassunti gli otto ferrovieri (cinque a tempo indeterminato e tre apprendisti) licenziati l’8 agosto scorso a Genova per cessato rapporto di fiducia. Dopo una trattativa di circa un mese, la conciliazione è avvenuto davanti al giudice del lavoro Marco Gelonesi. Erano presenti le parti, avvocato Paroletti e il direttore della holding Braccialarghe per Trenitalia, e l’avvocato Califano per Filt-Cgil).

IL CASO – Gli otto ferrovieri erano stati licenziati perchè uno di loro era stato scoperto a timbrare il cartellino anche degli altri compagni. Questi ultimi hanno spiegato che, se avessero indugiato, avrebbero tra l’altro perso il treno per tornare a casa al termine dell’ orario di lavoro. L’episodio è stato valutato come una «perdita di fiducia» da parte dell’azienda, considerata giusta causa per il licenziamento. «La vertenza degli 8 dipendenti genovesi licenziati ad agosto da Trenitalia per l’uso improprio del badge è stata definita oggi avanti il Tribunale di Genova», spiega il comunicato di Ferrovie.. «A seguito della proposta formulata alle parti dal Giudice del Lavoro, la vertenza ha trovato una composizione sulla base di alcune specifiche condizioni previste nel verbale di conciliazione». Per Ferrovie «a fronte dell’iniziale richiesta dei ricorrenti di vedere dichiarato illegittimo il licenziamento adottato nei loro confronti, con conseguente reintegro nel posto di lavoro dal giorno del licenziamento, l’intesa raggiunta si fonda su due importanti presupposti». Il primo è «il riconoscimento da parte dei lavoratori dell’assoluta gravità della commessa violazione degli obblighi contrattuali, relativamente all’uso improprio ed illegittimo del badge, sanzionato con il licenziamento».

LA SOLUZIONE – C’è poi stata, dice l’Azienda, «l’accettazione del licenziamento, quale sanzione per il comportamento tenuto e il conseguente ritiro del ricorso». «Su questi presupposti Trenitalia ha preso atto della maturazione della consapevolezza da parte dei lavoratori della gravità dell’inadempimento commesso e ha pertanto considerato ricostituito il rapporto fiduciario precedentemente venuto a cessare». Quindi «al fine di offrire una nuova opportunità ai lavoratori, Trenitalia ha pertanto ritenuto di poter definire la controversia con l’assunzione ex-novo dei ricorrenti a far data dal 15 ottobre 2008». «Conseguentemente, per il periodo di interruzione dell’attività lavorativa tra il primo ed il secondo rapporto di lavoro, i ricorrenti non riceveranno retribuzione e saranno privati della relativa contribuzione»: per l’azienda «di fatto, il lungo periodo di interruzione del rapporto di lavoro si pone per i lavoratori come un provvedimento sanzionatorio che va ben oltre la durata massima di 10 giorni di sospensione dal servizio, prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro».

Una Risposta

  1. COMUNICATO STAMPA
    A tutti gli organi di Informazioni.
    Lavoratore di Trenitalia Impianto ex OGR Foggia
    Licenziato

    Un lavoratore di Trenitalia presentandosi sul luogo di lavoro gli veniva notificato un provvedimento disciplinare (Licenziamento). I motivi dati dall’Azienda erano: cessazione del rapporto di fiducia, licenziamento per giusta causa.
    Il fatto è avvenuto giorno 26 Maggio u.s., questi si era rifiutato di eseguire un lavoro pericoloso che consisteva nell’utilizzazione della corrente ad alta tensione (3000 volt).
    Non conosceva la tipologia di quel lavoro e non aveva fatto alcun corso di professionalizzazione sia a riguardo della nuova mansione che per il nuovo (Decreto 81/2008) testo unico sulla sicurezza.
    Questa O.S. nelle proprie Note ha più volte evidenziato comportamenti particolari dei manager aziendali nei confronti dei Lavoratori, non ci si meraviglia di questo ennesimo episodio, fatto sta che Trenitalia non è insolita a certi provvedimenti basta vedere il caso del collega macchinista Dante De Angelis licenziato per lo stesso motivo due volte e non ancora riassunto.
    Pertanto si invitano i LAVORATORI, Ferrovieri ed ex, e OO.SS tutte a manifestare solidarietà nei confronti del collega.
    Il Segretario Provinciale
    Giulio Scalera

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